
Marco è un uomo ipoacusico di 50 anni.
Uno dei 7 milioni di italiani che affronta ogni giorno i problemi di udito. Disturbi che nel nostro Paese arriveranno a interessare 8 milioni di persone entro il 2025, e tra i 10 gli 11 milioni nel 2050.
Tante le difficoltà che incontra. Acuite dal tempo e dalla pandemia che stiamo vivendo. Il nostro protagonista non riesce a percepire le voci sussurrate. Non distingue i suoni e i rumori con naturalezza dando così luogo a una serie di equivoci nella sua quotidianità. Non comunica con gli altri senza chiedere di ripetere ciò che hanno detto. E segue i programmi di radio e tv solo aumentando ripetutamente il volume, proprio come vediamo nel video che racconta la sua ipoacusia. Una malattia che si ripercuote sulla socialità e il benessere di Marco e delle persone che lo circondano, come sua figlia Sara. Insieme a loro il gatto Leo, anche lui messo a “dura prova” da questa situazione. Fortunatamente l’innovazione tecnologica per la salute e i professionisti sanitari possono aiutare a sentire e a sentirsi bene.
Marco alla fine del suo percorso torna ad ascoltare di nuovo la vita!
#AscoltaLaVita è il progetto targato Confindustria Dispositivi Medici dedicato a informare e sensibilizzare sul percorso diagnostico e di cura dove la persona con ipoacusia è messa al centro.
Nasce dalla consapevolezza che la gestione dell’emergenza Covid-19 ha aumentato le problematiche per gli ipoacusici. In alcuni casi si sono dovuti confrontare con un vero e proprio isolamento. Chi, ad esempio, non aveva disponibile una protesi acustica ha rinunciato ad andare a verificare le proprie condizioni e a dotarsi di un dispositivo medico che potesse aiutarlo a superare il gap. Questo atteggiamento ha generato spesso ulteriori problematiche sociali e psicologiche.
Il comparto produttivo delle imprese che producono e forniscono audioprotesi, Anifa, ha una forte vocazione all’innovazione per la salute e il benessere delle persone. L’investimento in ricerca e sviluppo dal 2010 al 2017 è aumentato del 74% per colmare il gap uditivo in modo sempre più fluido ed efficace. Gli apparecchi acustici sono sempre meno invasivi e di qualità, ma è fondamentale potersi affidare a professionisti sanitari, come gli audioprotesisti, capaci di guidare le persone interessate in un percorso dedicato e personalizzato.
Le informazioni pubblicate non sostituiscono in alcun modo i consigli, il parere e la visita di un medico/specialista.